Prima colazione. Al mattino, partenza in direzione di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, un comune francese che prende il nome da San Massimino, vescovo di Aix En Provence. L...
Prima colazione. Al mattino, partenza in direzione di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, un comune francese che prende il nome da San Massimino, vescovo di Aix En Provence. La città appare nominata da Jacopo da Varazze nella sua “Legenda Aurea”, una raccolta di storie della vita ci circa 50 santi e delle principali feste cattoliche. Secondo la tradizione, Maria Maddalena dopo aver vagato per mare su una barca senza remi, sarebbe approdata sulle coste francesi della Provenza e avrebbe scelto di rifugiarsi in una grotta del massiccio di Sainte-Baume. Nel 1279, Carlo II d’Angiò per ispirazione celeste si mise alla ricerca delle spoglie di Maria Maddalena e sul luogo del ritrovamento fece costruire una basilica ed un convento domenicano. La costruzione impiegò diversi anni e il progetto venne spesso modificato. La basilica venne completata nel 1532, ma le modifiche continuarono tra modifiche e restauri conservativi fino al 1993. Oggi questa basilica è monumento storico di Francia. Visita. Tempo a disposizione per il pranzo e per scoprire il centro di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume. Nel pomeriggio visita di Chateau de L’escarelle, una tenuta di 1000 ettari con all’interno un vigneto di 100 ettari tra le verdi colline della Provenza. Le viti sono piantate su un terreno costituito da ciottoli calcarei in terrazzamenti che si estendono fino ai 500 metri di altitudine seguendo la conformazione delle colline. Questa variazione di altitudine contribuisce alla produzione di vini molto espressivi e definisce il gusto unico e sofisticato di Escarelle. Qui, grazie all’impegno del proprietario della tenuta, Yann Pineau, si sono intrapresi diversi progetti per la conversione dell’intera proprietà in agricoltura biologica e per la promozione di turismo enologico e naturalistico. Insieme alla lega francese per la protezione degli uccelli e al fondo ITANCIA Endowment, si è sviluppato un progetto di conservazione delle farfalle: 95 specie vivono qui con spazi a loro dedicati e un sistema di monitoraggio a lungo termine. Visita della casa delle farfalle. A seguire visita della cantina, una delle più tecnologicamente avanzate della Provenza. La varietà di uve è selezionata per ogni appezzamento e comprende: Mourvedre, Grenache, Cinsault, Syrah e Rolle. Degustazione di alcune tra le proposte del vigneto: rosati fruttati ed eleganti, bianchi agrumati, rossi di alta gamma affinati in botti di rovere. Al termine proseguimento per Chateau Saint-Roux, sistemazione nelle camere riservate. Visita della cantina e degustazione. Cena a la Table de Saint-Roux, ristorante della tenuta, dove lo Chef Guillaume Rigaudias vuole riunire gli ospiti attorno ad una cucina familiare, con materie prime di stagione raccolte dall’orto biologico o provenienti da produttori locali.