Dubai tiene fede al suo nome, che sembra provenire dalla parola “duba”, mercato prospero. Le prime notizie dell’abitato risalgono al 1095, ma solamente ...
Dubai tiene fede al suo nome, che sembra provenire dalla parola “duba”, mercato prospero. Le prime notizie dell’abitato risalgono al 1095, ma solamente alla fine del XVIII secolo viene identificata come centro urbano. Da allora la crescita urbanistica, demografica ed economica fu esponenziale, fino all’esplosione a cavallo del 2000. Oggi è uno dei centri più importanti al mondo, dotato di un importante distretto finanziario, e meta turistica di masse sempre crescenti di viaggiatori, attirati dai luccichii della mondanità, dal lusso ostentato, dalle attrazioni della modernità. Ma la città non è solo divertimento e grandiosi grattacieli: è la metafora di qualcosa di più di un sogno, ma di una visione. Pochi posti nel mondo hanno subito un impatto antropico come a Dubai: l’uomo, in un contesto aspro, caldissimo, ha potuto plasmare a proprio piacimento l’ambiente fino a farne un laboratorio internazionale di idee e a costruire un mondo nuovo. Può piacere o meno, ma Dubai è molto di più del riflesso perpetuo di un palazzo in un altro. Tra le sue strade, ogni giorno si fa Storia. Le riserve petrolifere dell’emirato di Dubai sono un ventesimo rispetto al più ricco vicino, Abu Dhabi; e grazie a questo deficit che si sono cercare, già dagli ’80, nuove forme di sviluppo. Dalla finanza allo sviluppo immobiliare esploso nei primi anni 2000, fino al turismo e al mondo dei trasporti aerei e portuali ad esso collegato. Basti pensare che il Jebel Ali è il più grande porto artificiale al mondo e il settimo per traffico merci, l’aeroporto è il terzo al mondo per traffico passeggeri. Solamente il 10% della popolazione è autoctona: il restante è costituito da immigrati, che si occupano soprattutto di manodopera ed edilizia. Dubai Marina: creata letteralmente dal nulla, questa zona è capace di ospitare più di 120 mila abitanti. Affascinanti grattacieli dall’architettura eccezionale, alcuni dei quali ultimati recentemente (2006), stagliano il cielo ispirato allo skyline di Manhattan. Si proseguirà la visita al The Palm Jumeirah, una delle tre famosissime palme del Paese. Questo meraviglioso arcipelago artificiale ospita una gran serie di hotels, residence e resorts. La zona più tradizionale della città si sviluppa attorno al Creek, il canale artificiale che attraversa la città, e Bastakiya, quartiere minuscolo e densamente abitato, un tempo abitato dai ricchi mercanti persiani. Bur Dubai Souq, il vivace mercato arabo lungo il Creek. Lungo le sue sponde un brulichio di persone provenienti da diverse parti del mondo affolla il mercato: gli arabi con le loro lunghe dishadasha bianche, i pakistani con i larghi pantaloni in cotone e il camicione che scende fino al ginocchio, i sikh con i loro imponenti turbanti colorati e i business men occidentali in giacca e camicia. Salendo a bordo di un abra, i caratteristici taxi fluviali, si può raggiungere l’altra riva, dove si trova Deira, l’area commerciale della città. Deira Spice Souq, il mercato delle spezie. Facile perdersi tra i sacchi di juta traboccanti di zafferano, il fumo dell’incenso, i colori forti del curry e dell’indaco. Tra le sue viuzze si respira ancora l’atmosfera del passato, tra odori veraci, colori sgargianti, gente a caccia di affari, le torri del vento che si intravedono nei cortili delle case. Il souq dell’oro, il più grande al mondo e dove i prezzi sono più bassi che altrove. Sharjah, conosciuta anche come la “città della conoscenza”, per i suoi palazzi caratterizzati da un’impressionante architettura, per le numerose moschee e per i suoi musei. È la capitale dell’omonimo emirato, ed è una delle città più antiche, essendo stata fondata intorno al 3.000 AC. Dopo aver subito la dominazione persiana, fu conquistata dagli arabi nel 636 DC. Nel XVIII secolo diventò un protettorato portoghese, e successivamente un protettorato britannico, dopo un periodo di indipendenza. Nel 1971 si unì agli altri Emirati dando così vita alla federazione degli Emirati Arabi Uniti. Il Museo della civiltà Islamica, situato lungo la corniche. Il palazzo, molto bello, è sormontato da una cupola dorata e ospita al suo interno sculture, ceramiche, monete e manoscritti in 7 diverse gallerie divise per aree tematiche. Zona di Downtown: il cuore della metropoli. Citiamo la Sheikh Zayed Road, dove troviamo i principali edifici commerciali di Dubai e poco distante, il Dubai Mall: un enorme centro commerciale con più di mille negozi e varie attrazioni, tra cui il celebre acquario. Burji Khalifa: con i suoi 829,8 metri è la costruzione artificiale più alta al mondo. Il grattacielo è stato progettato dallo studio Skidmore, Owings, & Merrill ed è stato aperto al pubblico ad inizio 2010; la pianta dell'edificio, circondato da strutture minori, è ispirata alla forma di un fiore di Hymenocallis, una pianta molto diffusa e amata nell’emirato. In serata si può assistere allo spettacolo della Dubai Fountain, che si trova alla base del Burji Khalifa: illuminate da 6.600 luci e 50 proiettori colorati, le fontane si estendono per 275 metri e riescono a sparare verso il cielo getti d'acqua alti 150 metri, accompagnati da musiche arabe classiche e internazionali. Gli spettacoli si ripetono ogni mezz’ora fino alle 10 di sera.