L’Akan & Mashu National Park è un mondo perfetto per attività e sport invernali in ambiente estremo. I grandi spazi ancora deserti trasmettono il ...
L’Akan & Mashu National Park è un mondo perfetto per attività e sport invernali in ambiente estremo. I grandi spazi ancora deserti trasmettono il senso del meraviglioso, dell’insolito, e costante è anche la sensazione della scoperta. Per chi desidera fare l’esperienza, si può richiedere all’hotel di allestire dall’alba la pesca in una tenda/igloo sul lago ghiacciato (attività facoltativa non compresa nel prezzo generale.) La mattina presenta due programmi diversi:Per chi fa sport (attività non comprese nel prezzo generale): Passeggiata mattutina con le ciaspole intorno al Lago Akan (con un accompagnatore locale), fra i vapori delle sorgenti termali che sciolgono la superficie gelata, fitti boschi di conifere e pendii da discendere nella neve, con la caligine bianca dei vapori che avvolge all’improvviso. Un’immersione spettacolare nella natura, tipica dell’Hokkaido. (Alternativa sport per il mattino: sci presso la Akan Ski Area). Per chi non fa sport: Shopping di artigianato tipico al villaggio Ainu, e/o bagni termali.Dopo il pranzo libero, il pomeriggio ha invece un programma comune: visitiamo il Kotan, il villaggio della comunità Ainu. Qui abitano un centinaio di aborigeni Ainu, che solo in poche località dell’Hokkaido come questa mantengono orgogliosamente vive le proprie antiche tradizioni. Una passeggiata con un rappresentante della comunità, ancora gestita da una gerarchia tribale, ci condurrà attraverso la vita e la storia di queste genti, che oggi vivono soprattutto di artigianato. In tutto l’Hokkaido gli Ainu, termine che significa “uomini”, oggi sono circa 23 mila, e nei villaggi conducono un’esistenza che cerca di conciliare la modernità con le proprie tradizioni, a dispetto dell’assimilazione forzata cui il regime militare nipponico li costrinse fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Solo nel 2019 il Governo di Tokyo ha riconosciuto che gli Ainu sono una minoranza etnica oggi pienamente giapponese e non “estranea” (come veniva considerata un tempo).Gli Ainu arrivarono in Hokkaido dalla Siberia passando per la penisola di Sachalin e le Isole Curili, migliaia di anni prima di Cristo secondo alcuni studiosi, assai più tardi (dodicesimo secolo d.C.?) secondo altri, ma sull’epoca e sulla vastità del loro insediamento in Giappone non vi sono ancora conclusioni unanimamente accettate.Il loro credo, di tipo animistico, vede negli animali e nei fenomeni atmosferici la presenza di spiriti divini chiamati kamuì, nome che sembrerebbe confermare la derivazione dei kami del pantheon shintoista da questa religione primordiale. La questione presenta delicati risvolti non solo religiosi e culturali ma anche politici…Particolarmente importante è l'adorazione dell'orso, animale-simbolo di tutto il gruppo etnico: gli Ainu sono gli unici autorizzati a cacciare e mangiare questo animale, di cui hanno grande rispetto.Ancora oggi, alcuni degli Ainu della zona del Lago Akan ricordano un italiano che per primo arrivò in queste terre di frontiera e studiò la loro cultura a partire dagli anni Trenta del secolo scorso; tanto che di recente, per recuperare usi e costumi che si erano perduti, gli Ainu hanno fatto riferimento ai suoi scritti. Era Fosco Maraini, che ne parla in un suo libro giustamente famoso, Ore Giapponesi.Oggi gli Ainu del villaggio sul Lago Akan vivono soprattutto grazie alle botteghe artigianali dove confezionano vestiti, lavorano la pelle e il legno in gioielli-amuleto.A cena avremo modo di assaggiare anche le specialità della cucina Ainu in una classica locanda, accogliente e famigliare, con il fuoco sempre acceso e ricette che prevedono l’utilizzo di molte verdure che la natura regala d’estate: dalla zuppa di erbe selvatiche allo stufato di orso, per concludere con il tè di foglie di sughero.Dopo cena vivremo un’esperienza unica: assisteremo a uno spettacolo in un Teatro Ainu chiamato Ikor (“tesoro”), costruito di recente grazie al fatto che, nel 2009, le danze sono diventate Patrimonio Immateriale Unesco. Qui si assiste a esibizioni evocative di riti arcaici accompagnate dal tonkori, strumento a corda dal suono primordiale, mentre le giovani donne Ainu cantano e danzano. Questo teatro è un luogo fondamentale per la preservazione della loro cultura tradizionale, che per secoli venne trasmessa soltanto oralmente.Pranzo libero nel villaggio Akan, cena presso un tipico ristorante Ainu.Pernottamento in hotel, Akan Lake Tsuruga Wings.