Partiamo da Kerman per la visita di Bam, cittadella fortificata costruita in terra cruda. È distante poco meno di 200 chilometri e costituisce il punto più ...
Partiamo da Kerman per la visita di Bam, cittadella fortificata costruita in terra cruda. È distante poco meno di 200 chilometri e costituisce il punto più a sud del nostro itinerario in Iran. Lo sviluppo urbano in epoca remota si deve alla sua localizzazione lungo la via che collegava l'Iran centrale con le province orientali, che arrivava sino in Afghanistan e Pakistan. Bam visse il suo periodo aureo sino al XIII secolo grazie al fiorente commercio carovaniero e alla produzione di seta, lana e cotone. L’antico complesso, le sue abitazioni, moschee, hammam, bazar e caravanserragli hanno subìto il terremoto che il giorno dopo il Natale 2003 ha raso al suolo la città nuova, liquefacendo la cittadella di fango. Per fortuna questo luogo non è stato abbandonato e, dopo fasi di immobilismo e incertezze, sono cominciati lavori per rivitalizzarlo ed evitarne l’oblio. Uno stimolo all’interesse per il suo recupero e salvaguardia è stato certificato dal suo inserimento, già nel 2004, tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Fondata, a parere di alcuni, nel III secolo a.C. si è sempre caratterizzata per le sue attività commerciali e di produzione di tessuti, come annotava già nel del X secolo il viaggiatore Ibn Hawqal per il quale “…in questo luogo vengono tessuti belli e duraturi vestiti in cotone”, anticipando di quattro secoli la visita di un suo più famoso collega, Ibn Battuta.L’inizio degli interventi per la ricostruzione, che paiono non avere termine, costituirono anche il motivo per riallacciare rapporti con l’Occidente dopo tanti anni di isolamento.Andandoci oggi, non aspettatevi di rivedere le vecchie immagini che costituivano uno dei forti motivi di attrattiva in Iran. Vedremo qualcosa di diverso ma, se possibile, ancora più coinvolgente in grado di farci cogliere l’essenza dell’antica Bam, ed apprezzare quanto stiano facendo per farla risorgere. Usando quella stessa polvere e acqua con cui era nata oltre due millenni fa.Prima del terremoto, la cittadella era stata usata come set per il film “Il deserto dei Tartari”, tratto dall'omonimo romanzo di Dino Buzzati, e per alcune scene del film “Il fiore delle Mille e una Notte” di Pasolini. Tutto nella piccola città di fango si prestava a rappresentare scene teatrali, filmiche. Tanto era forte la sua immagine di monumento al fango che era diventata icona di tutti i luoghi al mondo dove l’uomo trova modo, con scarsità di risorse, di modificare un ambiente spesso ostile, maligno, cattivo, per realizzarvi insediamenti umani dotati non solo dei caratteri per la sopravvivenza.Sulla via del ritorno verso Kerman, o prima di giungere a Bam, ci fermiamo nell’oasi di Mahan che ospita un mausoleo degno di attenzione, l’Aramgah-e Shah Ne’matollah Vali, risalente al XV secolo. E’ famoso per le sue piastrelle, le sette porte indiane alcune con intarsi in avorio, una cupola la cui immagine è tra le più ammirate di questa regione iraniana e gli elaborati decori interni. È dedicato ad un religioso e poeta, Ne’matollah Vali, derviscio e seguace del sufismo. Pranzo in ristorante, cena e pernottamento in hotel a Kerman.