“Un bambino chiese al nonno perché gli armeni non avessero mai mandato nessuno nello spazio. La risposta del nonno non si fece attendere: se mandassimo un cosmonauta nello spazio, i georgiani morirebbero di invidia; se i georgiani morissero di invidia, gli armeni morirebbero di gioia. E se i georgiani e gli armeni morissero, gli azeri diventerebbero padroni dell’intera regione.”
È l’ironia di questa vecchia barzelletta armena che delinea i rapporti tra i principali popoli che vivono nella millenaria regione caucasica. Un mondo a lungo dimenticato, a cavallo tra oriente e occidente, che racchiude tradizioni antichissime che sconfinano spesso nella leggenda. Si tramanda infatti che sulla vetta del Monte Kazbek sia stato imprigionato Prometeo per aver donato agli uomini il fuoco, e si racconta che sulle sponde della Colchide sbarcarono gli argonauti guidati da Giasone alla ricerca del vello d’oro.
il nostro viaggio itinerante si addentra in un mosaico culturale affascinante e sorprendente, inserito in un contesto paesaggistico di rara bellezza che, dalle cime innevate del Caucaso alle steppe del Kur, dalle sponde del Mar Nero a quelle del Mar Caspio, attraverso foreste di conifere, profonde gole, laghi e fertili pianure disseminate da vitigni e alberi da frutto, non mancherà di suscitare meraviglia. Scopriremo monasteri abbarbicati sulle montagne, come quello di Noravank e di David Gareja, e faremo visita ai paesi del Grande Caucaso, quasi dimenticati, ammirando le misteriose torri di avvistamento di Ushguli; passeggeremo lungo i viali sornioni di Batumi, concedendoci un tuffo in mare e un assaggio di baklava, e tra le botteghe artigianali di Lahic; degusteremo i vini tipici del Kakheti e il celebre brandy Ararat, incontreremo pastori con i loro greggi, monaci ortodossi in preghiera, cori polifonici e sconosciuti che ci mostreranno un’innata ospitalità; e ancora la città rupestre di Varzia, con i suoi cunicoli nella roccia, i curiosi petroglifi di Qobustan, la solennità di Etchmiadzin, il “Vaticano” armeno. Infine le tre capitali, anime eleganti e irrequiete tra tradizione e modernità: il soggiorno a Yerevan, Tbilisi e Baku ci darà modo di rallentare il ritmo del viaggio e di approfondire la storia locale.
La nostra Transcaucasica è un viaggio intenso e appassionante tra Europa e Asia, in un angolo di mondo ancora misterioso e poco conosciuto, là dove antiche leggende si mescolano con tragici passaggi storici; dove un ingente patrimonio culturale si specchia in un’ancora diffusa povertà economica e là dove la natura e il sapore genuino delle cose rappresenta ancora la stella polare di popoli profondamente diversi, ma tutti all’ombra del Grande Caucaso.