Il Palazzo di Puyi, l’ultimo imperatore cineseArrivo a Pechino e proseguimento con volo in coincidenza per Changchun, nella provincia di Jilin. Arrivo, accoglienza ...
Il Palazzo di Puyi, l’ultimo imperatore cineseArrivo a Pechino e proseguimento con volo in coincidenza per Changchun, nella provincia di Jilin. Arrivo, accoglienza e trasferimento in hotel. Changchun è storicamente nota con il nome di Hsinking, “la Nuova Capitale”, per il suo ruolo di capitale, dal 1932 al 1945, del Manchukuo (ex Manciuria), lo stato fantoccio controllato dai giapponesi che aveva come imperatore Xuantong, meglio conosciuto con il nome di Puyi, l’ultimo imperatore cinese. Oggi l’economia della grande e anonima città si distingue per l’industria automobilistica e per la produzione cinematografica. Nel pomeriggio visita del Palazzo dell’ultimo imperatore. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione a bordo, pranzo libero, cena in ristorante locale. Nel 1908, all’età di due anni, Puyi divenne imperatore a Pechino per ordine della morente imperatrice vedova Cixi. Sebbene costretto ad abdicare nel 1912 dal governo repubblicano, egli mantenne i suoi privilegi reali, continuando a risiedere come un anacronismo vivente nella Città Proibita. Fuori la nuova repubblica stava venendo a patti con la democrazia e con il Novecento, e la vita di Puyi, limitata dai rituali di corte, sembrava, in confronto, quasi un sogno. Nel 1924 fu espulso dai nazionalisti, preoccupati per ciò che rappresentava, ma i giapponesi lo protessero e alla fine trovarono il modo di utilizzarlo, a Changchun, come un simbolo che dava legittimità al loro governo. Catturato dai sovietici nel 1945 e consegnato nel 1950 ai comunisti cinesi, venne internato in un istituto per la “rieducazione”. Liberato nel 1959, visse facendo il giardiniere nel Giardino Botanico di Pechino. Morì il 17 Ottobre 1967. La sua biografia ha ispirato “L’ultimo imperatore”, il premiatissimo film di Bernardo Bertolucci. Lo studio, la camera da letto e il tempio dell’imperatore fantoccio del Manchukuo, così come gli appartamenti della moglie e degli amanti, e persino il bagno (da dove, stando a quanto si racconta, Puyi approvava tutte le decisioni del governo) sono stati ricostruiti e ospitano, tra i numerosi oggetti dell’epoca, alcune fotografie dello sfortunato sovrano e del suo entourage.