In mattinata lasceremo di primo mattino la cittadina di Akureuyri per iniziare uno dei trasferimenti più lunghi, ma anche più belli, dell’intero viagg...
In mattinata lasceremo di primo mattino la cittadina di Akureuyri per iniziare uno dei trasferimenti più lunghi, ma anche più belli, dell’intero viaggio.Nella giornata odierna torneremo a percorrere le piste interne dell’isola, lungo la Kjalvegur, o la F35: una delle strade non asfaltate più lunghe dell’intero Paese, la quale richiede oltre cinque ore per essere attraversata. Nella polvere, nei sassi e nelle montagne che si affacciano lungo questa pista sono racchiusi secoli di storia, da far risalire fino all’epoca del primo insediamento. Si trattava infatti di un sentiero percorso da migliaia di cavalli, il quale garantiva rotte commerciali anche via terra: attraverso questa via, i clan stanziati a nord potevano facilmente raggiungere le regioni del sud e l’importante sito di Þingvellir, dove l'Assemblea Nazionale si riuniva annualmente in giugno dal 930 d.C. al XIX secolo.Il Kjölur - come è più comunemente nominata l’intera pista - è un passo di montagna a circa 700 metri sopra il livello del mare. La sua fama si accompagna con quella del famigerato fuorilegge e bandito Fjalla-Eyvindur il quale aveva individuato nel Kjölur il luogo ideale come rifugio personale. In quel periodo, l'esilio dalla società era una punizione comune per legge, ed era perfettamente legale uccidere a vista coloro che avevano ricevuto una tale condanna: per tale motivo i fuorilegge fuggivano e cercavano di sopravvivere isolati dal resto della società nelle interne terre selvagge.Il motivo per cui Fjalla-Eyvindur scelse Kjölur, oltre alla sua lontananza e vicinanza ai viaggiatori vulnerabili, potrebbe risiedere nella sua vicinanza alle sorgenti calde di Hveravellir, un'oasi sempre calda e rigenerante. Queste sorgenti saranno tappa nel nostro lungo trasferimento odierno, prima di raggiungere a Kerlingarfjöll, una catena montuosa vulcanica a nord-est della strada di Kjölur, dove pernotteremo.Notte in rifugio e cena libera.