Villaggi, usi e costumi dei KalashDopo la prima colazione escursione nella Valle di Bumburet. Dal villaggio di Ayun la strada entra in un canyon deserto e prosegue, scava...
Villaggi, usi e costumi dei KalashDopo la prima colazione escursione nella Valle di Bumburet. Dal villaggio di Ayun la strada entra in un canyon deserto e prosegue, scavata nella roccia, in un saliscendi con vista sulle oasi sottostanti. Si risale la Valle di Bumboret, lungo il lato sinistro del fiume, tra campi coltivati, canali di irrigazione e piante di noci secolari. In alto foreste di pini e alti pascoli, sullo sfondo le rocce delle montagne. Intera giornata dedicata alla visita dei villaggi Kalash. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.I KalashProprio sul confine con l’Afganistan si trovano tre anguste e recondite valli di alta montagna che si insinuano fra le pendici dell’Hindukush. Vi risiede una popolazione estremamente periferica e poco numerosa che pure, per i suoi caratteri storici e culturali, va annoverata tra le più interessanti di cui si possa occupare l’etnografia: si tratta del popolo dei Kalash, seguace di un’antica religione politeista di origini ancora sconosciute, noto anche con il nome di Kafiri, il termine usato dai musulmani per connotare gli infedeli. Alcuni studiosi ritengono che i Kalash siano discendenti delle milizie erranti di Alessandro Magno; è comunque vero che la maggior parte degli abitanti di queste valli hanno capelli chiari e occhi azzurri, quindi ben diversi dalle altre etnie che popolano il Pakistan. La prima cosa che colpisce arrivando nei villaggi è l’abbigliamento femminile: un ampio saio di lana naturale marrone stretto in vita da una cintura decorata con gli stessi motivi del caratteristico ed elegante copricapo chiamato kupass, ornato da numerose file di conchiglie cauri, originarie dell’Oceano Indiano ed utilizzate fino a pochi decenni fa come moneta per gli scambi in tutto il subcontinente indiano. I riti e le tradizioni del popolo Kalash sono molto differenti da quelle delle popolazioni circostanti e a parte i contatti con i turisti, rappresentano un’isola di tempi antichi inserita nel presente. La religione kalash è politeista con un dio creatore, Khodai e una serie di altre divinità, tra cui Jestak, la dea che protegge la casa e la famiglia, Mahandeo, il dio della guerra e protettore dei raccolti. Le donne sono escluse dai riti che consistono nel sacrificio di un animale. In genere un montone, agli dèi e agli antenati. Ma le donne sono anche escluse dalla comunità durante il parto e le mestruazioni. In questo periodo sono considerate impure e vivono in una casa lungo il fiume, bashaleni. Possono ritornare alla loro casa solo dopo un bagno purificatore e il cambio dell’abito.